Rivelatori di fumo ad aspirazione: quando e come sceglierli.
I rilevatori di fumo ad aspirazione hanno la capacità di rilevare le prime avvisaglie di incendio grazie all’utilizzo di tecnologie di rilevamento ad altissima sensibilità. Il principio di funzionamento di questo sistema di rilevazione del fumo è diverso dai rivelatori singoli, a volte definiti anche puntiformi: qui, l’aria viene aspirata e convogliata verso una centralina di rilevamento o una camera di analisi all’interno della quale le particelle di fumo sono analizzate.
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Rivelatori di fumo ad aspirazione: caratteristiche e vantaggi
La prima buona ragione è la maggiore sensibilità: il sistema di rilevamento utilizzato nei rivelatori di fumo ad aspirazione è in grado di reagire a tracce infinitesimali di fumo e quindi di attivare allarmi e notifiche in modo più tempestivo. Inoltre, questi sistemi convogliano l’aria verso centraline o camere di analisi.
Inoltre, la Manutenzione dell’impianto risulterà meno onerosa: trattandosi di un sistema centralizzato in cui tutti gli elementi attivi si trovano in un solo luogo, non sarà necessario testare o sostituire un elevato numero di sensori, ma semplicemente eseguire la manutenzione della centralina, unico dispositivo, che può essere installata in luoghi facilmente accessibili. Questo semplifica in modo considerevole gli interventi, che non richiederanno attrezzature o apparecchi particolari per la gestione.
Installazione semplificata: a fronte di un maggiore sforzo di progettazione, un impianto incendio basato sui rivelatori di fumo ad aspirazione offre una installazione più semplice: le zone da coprire dovranno solamente presentare i fori di aspirazione necessarie (e il giusto numero di punti di analisi, a seconda dell’estensione) ma non è necessario predisporre il cablaggio di cavi lungo tutta l’area da proteggere e poi eseguire l’installazione e il collegamento dei sensori.
Inoltre, i rivelatori di fumo ad aspirazione sono efficaci anche per esigenze estetiche o architettoniche specifiche: i fori di aspirazione, infatti, possono essere occultati o resi poco visibili più facilmente di quanto sarebbe possibile fare con rivelatori di tipo diverso, caratterizzati da un ingombro maggiore.
Infine, questa tipologia di rilevatore è particolarmente efficace per aree estese e zone difficilmente raggiungibili, in virtù della semplicità di installazione a cui abbiamo accennato.

Come scegliere i rivelatori di fumo ad aspirazione
Fortunatamente, la scelta del rivelatore di fumo è guidata dalle norme di riferimento del settore, in particolare la EN 54-20 che identifica tre principali fasce di sensibilità dei sensori e le relative applicazioni, identificate da lettere:
- C è la sensibilità standard paragonabile a quella di un rivelatore ottico, adatta per gli ambienti senza particolari criticità e per le zone non raggiungibili;
- B prevede una sensibilità migliore e una rivelazione in regime di preallarme, adatta per gli ambienti critici o quelli che ospitano macchinari o apparecchiature strategici per il business;
- A indica la sensibilità più elevata, con rilevazione estremamente precoce ed è indicata per ambienti commerciali o produttivi ad alto rischio o alta circolazione d’aria.

Una scelta consapevole
Naturalmente, in un contesto ideale in cui budget e tempistiche non hanno limiti la scelta dovrebbe ricadere sempre su strumenti adeguati, capaci di offrire una protezione bilanciata e adatta alle necessità del cliente. Nella realtà, infatti, in molti casi occorre trovare il giusto compromesso fra funzionalità e spesa. I rivelatori di fumo ad aspirazione risolvono in parte questo problema permettendo di alleggerire alcuni aspetti del progetto, come il numero di dispositivi da installare e la manutenzione necessaria, a vantaggio di un più elevato livello qualitativo del sistema di rilevamento.
