Tecnologie antincendio: 4 strumenti previsti dalla normativa.

La tecnologia antincendio si compone di molteplici componenti che, insieme, generano i sistemi conformi alla normativa in essere.

Con l’espressione tecnologie antincendio si è soliti identificare una serie di strumenti, di dispositivi, metodologie e sistemi progettati per prevenire, rilevare, contenere e combattere gli incendi, proteggendo le persone, le strutture e i beni in esse contenuti. Queste soluzioni svolgono un ruolo determinante nella sicurezza degli edifici e degli ambienti di lavoro, e non è un caso che vengano specificamente menzionati e previsti dalla normativa in essere.

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Tecnologie antincendio e la normativa italiana

Data la criticità del tema, la normativa antincendio vigente in Italia è molto complessa, articolata e soggetta a un’evoluzione continua: codici, regolamenti e decreti si affiancano a un articolato corpus di norme tecniche che disciplinano ambiti specifici, come quello della progettazione di sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio (norma UNI 9795:2021), oppure il controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi, ex norma UNI 11224.

 

Il punto di riferimento della normativa italiana, che come detto è piuttosto articolata, è il Codice di Prevenzione Incendi (DM 3 agosto 2015, modificato in modo significativo nel 2019), che raccoglie in un unico testo ben strutturato le linee guida principali della progettazione antincendio, ovvero le normative e i regolamenti sulla prevenzione e della gestione degli incendi. Ed è qui, in particolare all’interno della sezione della strategia antincendio, che si concentrano numerose informazioni circa gli strumenti di prevenzione e di gestione, che a loro volta sono la risultante della sinergia di molteplici componenti di tecnologia antincendio.

 

Il punto di partenza: gli impianti IRAI

Il primo tema su cui intendiamo soffermarci è quello della rivelazione e dell’allarme antincendio. Qui emerge la prima manifestazione tangibile della tecnologia antincendio, ovvero gli impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendi, i cosiddetti IRAI cui si riferisce la norma UNI 9795/2021 già citata in precedenza. Un IRAI è dunque la risultante della sinergia tra molteplici componenti tecnologici come le centrali, i dispositivi di rivelazione automatica di calore e di fumo, pulsanti manuali, dispositivi di segnalazione ottici e acustici e complementi d’impianto.

 

L’efficacia di un sistema antincendio non dipende solo dalla qualità dei singoli dispositivi, ma anche dalla loro integrazione in un’architettura coerente e funzionale. Un impianto IRAI ben progettato deve poter dialogare con i sistemi EVAC (di cui al paragrafo seguente) per attivare messaggi di evacuazione mirati in base alla zona di pericolo. Allo stesso modo, le centrali di estinzione devono essere coordinate con la rivelazione per ottimizzare i tempi di intervento. Questa sinergia, ottenibile con un’adeguata progettazione, garantisce una risposta tempestiva ed efficace, riducendo i danni e migliorando la sicurezza degli occupanti.

 

Il sistema EVAC Comelit

 

Il sistema EVAC

Previsto dal Codice come parte integrante degli IRAI è il sistema EVAC (Emergency Voice Alarm Communication), ovvero un sistema di comunicazione vocale di emergenza con il compito di gestire le evacuazioni e fornire istruzioni agli occupanti di un edificio in caso di incendio o altra emergenza. L’EVAC svolge quindi un ruolo centrale nella gestione delle emergenze e, anche in questo caso, è la risultante di diversi componenti tecnologici tra cui unità di controllo, altoparlanti e microfoni per le comunicazioni di emergenza, dispositivi di allarme acustico e visivo e batterie di emergenza. La progettazione e l’installazione di un impianto EVAC deve essere conforme alla norma UNI ISO 7240-19 o UNI CEN/TS 54-32.

 

Centrali di rivelazione gas

Le centrali di rivelazione gas sono dispositivi di controllo progettati per monitorare la presenza di gas pericolosi in ambienti chiusi o a rischio. Agiscono come unità centrali a cui vengono collegati specifici rilevatori di sostanze nocive come monossido di carbonio (CO), metano, GPL, benzina o altri composti volatili. Il loro compito principale è proprio raccogliere ed elaborare i segnali provenienti dai sensori, attivando allarmi visivi e acustici o interfacciandosi con altri sistemi di sicurezza.

 

Le centrali possono essere configurate per gestire più zone e più tipologie di gas, garantendo un controllo capillare anche in ambienti molto ampi e complessi. Si pensi, ad esempio, ad un parcheggio sotterraneo multipiano, laddove la rilevazione di monossido di carbonio (CO) e benzina è essenziale per la sicurezza delle persone.

 

Centrali di estinzione incendi

La rivelazione dell’incendio è solo una parte del tutto. Parimenti importante è la strategia di controllo dello stesso, nella quale rientrano gli impianti di inibizione, controllo o di estinzione. Le centrali di estinzione, in particolare, sono dispositivi progettati per gestire e attivare sistemi di spegnimento degli incendi in ambienti a rischio. A differenza delle centrali di rivelazione, quelle di estinzione orchestrano l’intero processo di spegnimento, attivando il rilascio degli agenti estinguenti in modo controllato e sicuro.

Le centrali di estinzione possono essere programmate con logiche personalizzate in base alle esigenze dell’ambiente protetto. Possono essere configurate per gestire più zone, ritardare l’attivazione dell’agente estinguente per consentire l’evacuazione del personale o inviare segnali di allarme preventivi, acustici e/o visivi.

 

Tecnologie antincendio e la normativa italiana
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