Centrali antintrusione: come scegliere il pilastro della sicurezza.
La scelta delle centrali antintrusione dipende dalla qualità, versatilità e completezza funzionale, ma anche dalla capacità innovativa del produttore.
In un mondo sempre più vulnerabile, in cui la sicurezza è minacciata da svariate fonti di rischio, le centrali antintrusione sono diventate una vera e propria necessità. Si tratta infatti del pilastro della sicurezza degli ambienti, poiché esse governano la logica di qualsiasi impianto e coordinano tutti i dispositivi che ne fanno parte, dai contatti alle sirene, fino ai rilevatori volumetrici.
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Le esigenze dell’installatore e la versatilità della gamma.
Osservando il tema dal punto di vista dell’installatore, la scelta di una centrale antintrusione pone non poche sfide. In primis, perché ogni progetto è diverso, richiede una pianificazione dedicata e dei prodotti che siano effettivamente in grado di soddisfare requisiti progettuali anche sfidanti. Quando parliamo di sicurezza, la mente va immediatamente a quella domestica e residenziale, ma gli impianti industriali, gli esercizi commerciali, gli ospedali e gli uffici hanno la medesima esigenza con un livello di criticità maggiore: sabotare un impianto industriale può avere conseguenze deleterie per chi ci lavora e per l’ambiente circostante.
La prima esigenza è poter contare su una gamma di centrali antintrusione non necessariamente molto ampia, ma capace di adattarsi in modo nativo a tutti gli scenari possibili, che, come visto, sono molto diversi uno dall’altro. Ottima quindi la disponibilità di soluzioni filari, wireless e ibride, ma anche di un ampio ecosistema di prodotti facilmente integrabili come sensori, rilevatori volumetrici, sensori e telecamere.
Altri concetti in grado di indirizzare la scelta del prodotto sono la flessibilità e l’espandibilità, perché i progetti sottostanti possono evolvere nel tempo: aumentano le aree da coprire, aumentano le zone, la tecnologia sottostante migliora e mette a disposizione nuovi sensori e soluzioni dedicate. Orientarsi verso un prodotto e un ecosistema già orientato verso il futuro è un vantaggio non da poco. Per concludere, un altro fattore cruciale da tenere a mente è la retrocompatibilità che consente di collegare apparati nuovi a centraline preesistenti, senza dover sostituire completamente la centrale, qualora i sensori non fossero più disponibili sul mercato.
Impianti antintrusione: l’importanza della semplicità
Data per scontata l’alta qualità del prodotto, la semplicità di installazione e di configurazione è un criterio di scelta fondamentale. Le centrali antintrusione governano tutti i dispositivi che fanno parte dell’impianto e ne gestiscono le logiche di funzionamento: la configurazione può quindi raggiungere livelli di complessità molto elevati, che si traducono in tempi operativi lunghi e, dal punto di vista dell’installatore, nel non poter acquisire nuovi clienti o nel dover peggiorare la qualità del servizio offerto.
Sotto questo profilo, i prodotti migliori semplificano il più possibile le operazioni di installazione e configurazione basandosi da un lato sulla connettività senza fili, dall’altro su veri e propri strumenti di configurazione predefiniti (Wizard) che accompagnano installatore in tutti i passaggi (anche tecnicamente complessi, come il setup dei canali di comunicazione, delle aree e delle zone) verso l’attivazione dell’impianto. In questo modo, l’installatore è completamente autonomo e non deve coinvolgere il produttore, cosa che incrementa ulteriormente la rapidità delle operazioni.
Risoluzione dei problemi da remoto
Per qualsiasi installatore, la sfida è sempre quella di conciliare la qualità del servizio con i tempi necessari a erogarlo. Gli impianti antintrusione vanno monitorati, aggiornati, magari riconfigurati nel corso degli anni, e ciò comporta tempo e impegno.
Facendo affidamento su tecnologie e piattaforme moderne (es: cloud), oggi è possibile gestire gli impianti da remoto attraverso una normale connessione a internet e un dispositivo di uso comune come un notebook, un tablet o uno smartphone. Questo riduce al minimo gli interventi in presenza e, per chi gestisce non uno, ma decine di impianti dei propri clienti, è vitale.
Un partner innovativo
La tecnologia sottostante gli impianti antintrusione evolve ogni giorno. Non tanto nella scelta del prodotto, quanto del partner/produttore, occorre dunque orientarsi verso aziende che investono in modo considerevole in innovazione.
Come detto, qui l’evoluzione è rapidissima. Si pensi, per esempio, all’impiego del cloud, che abilita la gestione remota degli impianti da remoto attraverso una APP oppure alla possibilità di abilitare aggiornamenti automatici. Infine, degno di nota anche all’uso pervasivo della connettività senza fili, che oggi permette di creare impianti estremamente affidabili e sicuri con oneri di installazione minimi e senza la necessità di interventi strutturali. Proseguendo, si può considerare la disponibilità di app per l’utente finale e per l’installatore, ma anche l’impiego di tecnologie avanzate di riconoscimento facciale laddove possibile, come per esempio nell’ambito videocitofonico. Un’azienda che investe in innovazione è poi costantemente alla ricerca di nuove soluzioni basate su IoT, di tecnologie che riducono i consumi dei prodotti, di modalità smart di integrazione e molto altro.
Assistenza senza compromessi e formazione
Qui andiamo un po’ oltre la scelta del prodotto specifico. Riteniamo però essenziale che qualsiasi installatore valuti il livello di affiancamento che il produttore è in grado di garantirgli, affiancamento che si estende lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto. Andiamo, dunque, dalla consulenza progettuale all’assistenza vera e propria, che deve essere rapida, efficace, multicanale (telefono, ma anche strumenti di messaggistica moderni e sempre disponibile, sia da remoto che per sopralluoghi diretti.
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