Domotica integrata: come far parlare sistemi diversi senza difficoltà.
L’idea che i numerosi impianti degli ambienti domestici vengano governati da un’unica regia centralizzata non è recente. Tuttavia, quello della domotica è uno degli ambiti che ha risentito di più dell’evoluzione tecnologica dell’ultimo decennio; da un lato, infatti, le reti domestiche sono diventate sempre più affidabili, veloci e wireless, ma si è anche assistito alla moltiplicazione dei sensori e dei dispositivi connessi (IoT), mentre le capacità di acquisire e di analizzare dati sono aumentate esponenzialmente, rendendo le nostre case sempre più intelligenti e plasmando il concetto di casa intelligente. È in questo contesto che si parla di domotica integrata.
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La domotica e l’elemento chiave dell’automazione
Un altro elemento chiave della domotica è l’automazione. Potendo controllare più impianti e dispositivi contemporaneamente, nel sistema domotico possono essere configurate e attivate specifiche routine in risposta al verificarsi di condizioni esterne di qualsiasi tipo, dall’orario alle condizioni atmosferiche interne e/o esterne all’abitazione come temperatura e umidità, rilevate da appositi sensori che fanno parte dell’impianto.
Domotica integrata: le sfide e i benefici, anche di sicurezza
Il concetto di integrazione, da cui l’espressione domotica integrata, è un elemento nativo di questo mondo. Il sistema domotico non potrebbe gestire contestualmente più impianti, come l’illuminazione e il riscaldamento, senza una qualche forma di integrazione tra i componenti che costituiscono la sua architettura. Tuttavia, c’è molta differenza tra l’integrazione di componenti elettrici come l’illuminazione e le tapparelle e altri dispositivi e/o impianti di per sé indipendenti come la videocitofonia, gli elettrodomestici, i climatizzatori e l’antintrusione.
Questi dispositivi operano autonomamente e non richiedono un sistema domotico per funzionare. Integrarli all’interno dell’ecosistema consente però di unificarne il controllo, di coordinare le loro azioni con altri impianti (es. illuminazione e riscaldamento) e di creare routine automatizzate che migliorano ulteriormente il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica. Purtroppo, l’integrazione può essere molto complessa in quanto ogni sistema ha i suoi protocolli e le proprie logiche interne; creare un ponte tra sistemi eterogenei richiede dunque un’attenta progettazione e una profonda conoscenza delle tecnologie coinvolte.
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